Attualità domenica 16 febbraio 2025 ore 12:15
Pioggia di diplomi per i 135 allievi del Sant'Anna

“È un momento di saluto e di ripartenza. Arrivare è un nuovo inizio" dichiara la rettrice Sabina Nuti ai diplomati duranti la cerimonia di stamani.
PISA — È un momento di festa e di condivisione, che suggella un percorso di formazione durato anni. "Ma è anche un momento - dice la rettrice Sabina Nuti - in cui rivolgere lo sguardo nel futuro, verso nuove sfide e nuovi traguardi".
La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa stamani, nell'aula magna della sede centrale, ha consegnato i diplomi di Primo Livello, Secondo Livello, Licenza, Dottorato alle allieve e allievi che hanno concluso i rispettivi corsi di studio.
Sono 135 in totale: 68 allieve e allievi di Primo Livello, Secondo Livello e Licenza; 67 allieve e allievi dei Dottorati di ricerca. Presenti la rettrice Sabina Nuti, la preside della Classe di Scienze Sociali Anna Loretoni, il rappresentante dei Coordinatori Ph.D. Fabio Iraldo. Durante la cerimonia sono intervenute anche Margherita Cassano, presidente della Corte Suprema di Cassazione della Repubblica Italiana, con una relazione sul tema ‘Formazione come dovere sociale’ e Chiara Criscuolo, principal economist international finance corporation, con una relazione sul tema ‘Policies for Research and Development’. “Questa giornata - dichiara Cassano - segna la funzione di una duplice prospettiva: l’assunzione di una responsabilità, che prima di tutto è civile e istituzionale e l’assunzione di un impegno, ovvero restituire alla comunità tutto ciò che avete imparato in questi anni di studio e di formazione, per far crescere il nostro sistema democratico”.
Finisce insomma per oltre 100 studenti un capitolo fondamentale della loro vita. “Ma la scuola non forma solo laureate e laureati ma soprattutto persone i cui valori - aggiunge Anna Loretoni, preside della classe di Scienze Sociali - come il rispetto, la capacità di risolvere i conflitti in maniera non violenta, l’inclusione, ispireranno il loro percorso professionale e non solo. In un momento storico così difficile, segnato da crisi e da guerre, abbiamo bisogno di persone che siano capaci di portare questi valori nel mondo”.
“Si chiude un percorso molto significativo. In questi anni, grazie ai fondi che sono arrivati dal PNRR, abbiamo aumentato circa del 40% le borse di studio messe a disposizione. Adesso ci vuole una nuova spinta dalle istituzioni e dal mondo delle imprese. Senza questo sostegno, rischiamo di tornare ai numeri precedenti”, conclude Fabio Iraldo, rappresentante dei coordinatori PhD.
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