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            Politica venerdì 31 ottobre 2025 ore 10:35
Allarme di Diritti in Comune sugli sfratti

Durante i lavori del Consiglio comunale il gruppo di opposizione chiede un intervento: "Occorrono provvedimenti urgenti per decine di famiglie"
PISA — La questione dell'emergenza sfratti torna in Consiglio comunale. Nella seduta di ieri, giovedì 30 Ottobre, a porre la questione è stato il gruppo di Diritti in Comune, che ha chiesto al sindaco Michele Conti di intervenire per le famiglie che rischiano di rimanere senza abitazione.
"A Pisa, come in tutta Italia, gli sfratti imperversano. Ottobre e Novembre sono mesi da sempre problematici e le famiglie nella nostra città che rischiano di non vedere una soluzione sono tantissime - hanno scritto - nonostante i tentativi dell'assessora Bonanno di confondere le acque i dati sono allarmanti: da qui a fine anno le famiglie in emergenza che potranno avere una casa, se tutto va bene, sono nove".
"Eppure le graduatorie sono ben più lunghe - hanno aggiunto - sono 60 in quella generale, 29 in quella sfratti, 82 in quella altre cause 388 in quella interventi sociali. Solo nella graduatoria per l'emergenza abitativa ci sono famiglie già all’ottavo accesso in posizione ben successiva alla nona a cui non sarà garantito il passaggio da casa a casa".
Da Diritti in Comune hanno voluto evidenziare la differenza tra alloggi popolari e quelli per l'emergenza abitativa. "I primi sono le case popolari assegnate sulla base del bando del 2022 la cui graduatoria è ancora in lento scorrimento - hanno specificato - quelle in emergenza abitativa, da qui a Dicembre, si sentiranno suonare la porta da ufficiale giudiziario e forze dell’ordine e dovranno sperare di rientrare nelle prime nove famiglie della lunga graduatoria di persone in emergenza: altrimenti quale sarà il loro destino abitativo non si sa".
"L'assessora Bonanno ha tenuto a sottolineare che da inizio anno hanno assegnato 74 alloggi, senza però dire che nella graduatoria, uscita con oltre un anno di ritardo, ci sono però più di 800 persone - hanno concluso - ecco, di questo passo, se tutto va bene, sarà esaurita in dieci anni. C’è ben poco da essere soddisfatti. A fronte di questa situazione occorrono provvedimenti urgenti per le decine di famiglie sotto sfratto visto che, a oggi, non hanno alcuna garanzia per vedersi tutelato il diritto all'abitare".
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