Politica giovedì 05 dicembre 2024 ore 10:00
Oltre mille case per turismo, "Intollerabile"

Il capogruppo di Diritti in Comune chiede all'amministrazione di stilare un Regolamento: "La casa non è una merce, ma un diritto oggi negato"
PISA — 931 affitti brevi. Questo è il numero che emerge dal Documento unico di programmazione allegato al Bilancio preventivo 2025 dell'amministrazione comunale. E che, per il capogruppo di Diritti in Comune, Ciccio Auletta, rappresenta al meglio l'assenza di strategie per arginare il fenomeno.
In particolare, il consigliere di opposizione imputa all'amministrazione di essere del tutto inerme di fronte al dilagare degli appartamenti - o delle stanze - date in affitto attraverso Airbnb. "Eppure - ha spiegato - anche a Pisa questo fenomeno sta rendendo impossibile per famiglie, lavoratori e lavoratrici trovare una casa. In base ai dati più recenti, di questi 931 affitti brevi, 246 sono sul Litorale, 110 nella zona fra Borgo Stretto e via Santa Maria, 101 nell’area compresa fra Borgo Stretto e via di Pratale, 138 nella zona Stazione, 137 nei quartieri di Pisanova e Cisanello, 90 fra aeroporto, Putignano e Riglione e poi tanti altri".
Ma a queste centinaia di affitti, come spiega Auletta, se ne aggiungono altri. "268 affittacamere, 92 B&B, 81 case vacanze e 5 residenze d’epoca: il totale è quindi di 1.377 unità abitative utilizzate per l’offerta turistica - ha puntualizzato - anche prendendo soltanto in considerazione le 931 abitazioni, si tratta di un numero impressionante se confrontato con il bisogno di alloggi presente in città per locazioni di lungo periodo: a Pisa, dati del Comune aggiornati a Luglio 2023, ci sono circa 200 persone in albergazione di emergenza di cui 90 minori e la città è ai massimi livelli nazionali per numero di sfratti".
"Vogliamo ribadire con forza, invece, che la casa non è una merce ma è un diritto oggi negato a molte persone - ha aggiunto - Amsterdam, Barcellona, Parigi, e molte altre città europee hanno agito regolamentando questo fenomeno: un tetto massimo al numero di case date in mano al turismo. Nel nostro ordinamento non ci sono ostacoli giuridici che impediscano di adottare normative simili: è un problema di volontà politica. Per questo anche in occasione della discussione del bilancio rilanceremo con alcuni emendamenti il percorso che da anni stiamo percorrendo per arrivare alla elaborazione di una proposta di Regolamento comunale sugli affitti brevi".
"Il sindaco Conti deve assumersi le proprie responsabilità rispetto a quello che già un Comune può fare sul piano urbanistico e giuridico - ha concluso Auletta - riteniamo che i Comuni abbiano un dovere di intervento: la crisi abitativa ha raggiunto livelli drammatici ed è una responsabilità di chi è più a stretto contatto con i cittadini promuovere un intervento normativo".
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