Attualità mercoledì 08 giugno 2022 ore 18:30
Base militare, ipotesi Ospedaletto o Pontedera
A palazzo Gambacorti la riunione per decidere dove realizzare la base militare per i carabinieri, in piazza XX Settembre un centinaio di manifestanti
PISA — Nel primo pomeriggio palazzo Gambacorti, sede del Comune di Pisa, ha ospitato la prima riunione del tavolo interistituzionale per ridefinire la ridefinire il progetto di una base militare a Pisa, inizialmente pensata a Coltano, da destinare ai carabinieri del Gruppo di Intervento Speciale (Gis), al 1° Reggimento Paracadutisti Tuscania e al Centro Cinofili dell'Arma.
Comune di Pisa e Regione Toscana, infatti, dopo aver chiesto e ottenuto la revisione del progetto attraverso questo tavolo, hanno ipotizzato uno "spacchettamento" delle infrastrutture da realizzare - sia militari sia civili - con la possibilità di una "rigenerazione urbana" per Coltano. Al tavolo si sono seduti i rappresentanti di Comune di Pisa (Michele Conti), Provincia di Pisa (Massimiliano Angori), Regione Toscana (Eugenio Giani), Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli (Lorenzo Bani), Ministero della Difesa (presente il capo di gabinetto, il generale di squadra aerea Antonio Conserva) e Arma dei Carabinieri (generale Canio Giuseppe La Gala, comandante del IV reparto Sostegno logistico).
"Abbiamo avviato il tavolo di concertazione per una soluzione positiva e condivisa alla realizzazione a Pisa di una base per l'Arma dei Carabinieri - ha riferito al termine dell'incontro Michele Conti, sindaco di Pisa -. Per quanto ci riguarda si tratta di una opportunità che il territorio non vuole perdere e sono convinto che tutti si impegneranno nella giusta direzione".
"Nel corso del mio intervento - ha aggiunto il primo cittadino - ho fatto la proposta di valutare l’opportunità di realizzare intanto una struttura a Ospedalletto, in un'area di proprietà della Regione Toscana e del Comune di Pisa, dove attualmente si trovano il vecchio mercato ortofrutticolo, da tempo sottoutilizzato, e la tipografia comunale. Un altro aspetto da considerare è la rigenerazione del borgo di Coltano, accogliendo favorevolmente la disponibilità manifestata dai residenti. Sono sicuro che i tecnici sapranno fare proposte sostenibili e percorribili".
Tra le proposte comparse su tavolo, del tutto a sorpresa, anche quella di realizzare la base militare a Pontedera, soluzione avanzata come possibile "piano B" dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. A renderlo noto è stato lui stesso, al termine dell'incontro. Giani ha giustificato la sua proposta ricordando la forte opposizione al progetto emersa in occasione dell'assemblea pubblica alla Leopolda, nonché la disponibilità di terreni pubblici all'uscita della FiPiLi di Pontedera, dove tra l'altro il Comune ha già previsto anche la realizzazione di un poligono di tiro.
Per Giani è necessario scongiurare il rischio di far sfumare la presenza dei carabinieri sul territorio pisano, pur ammettendo che proseguire sulla strada di Pontedera comporterebbe modificare un'altra volta il decreto ministeriale che avvia le procedure per la realizzazione della base, in alternativa a Coltano, soltanto nel Comune di Pisa. Inoltre, la Difesa dovrà capire se Pontedera è idonea o meno per quel che necessitano i carabinieri. Ma intanto il sindaco di Pontedera, Matteo Franconi, si è detto pronto a valutare la soluzione pontederese.
Nel frattempo in piazza XX Settembre, con striscioni e gazebo, hanno manifestato sia il Movimento NoBase Né a Coltano né altrove sia il neonato Comitato per la difesa di Coltano. Il presidio, che ha contato un centinaio di manifestanti, per ribadire la loro contrarietà al progetto iniziale e a qualsiasi insediamento di tipo militare all'interno del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli.
Il Movimento NoBase, che raggruppa varie sigle della sinistra, è inoltre contrario a qualsiasi nuova installazione militare, anche fuori dal Parco. Mentre il Comitato coltanese chiede che gli edifici storici di Coltano siano recuperati con finalità totalmente pubbliche e non inseriti fra gli interventi collegati alla base militare, anche se ad uso civile.
Qui alcune foto del presidio.
Guido Bini
© Riproduzione riservata
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