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Cronaca venerdì 23 aprile 2021 ore 18:00

Rischio terreni contaminati, analisi nei pozzi

Le due aree nel Comune di Pisa interessate dall'indagine Keu, in zona aeroporto e all'ex Vacis, inserite nella lista per le analisi di Arpat



PISA — Il sindaco di Pisa Michele Conti ha partecipato nel pomeriggio di ieri a una riunione convocata dall’assessora regionale all’ambiente Monia Monni per condividere l’attività di monitoraggio dei pozzi ad uso domestico della Regione Toscana e Arpat, conseguente alle indagini condotte dalla Procura della Repubblica sul territorio regionale, in merito al presunto smaltimento di terreni contaminati derivanti dai fanghi conciari. All’incontro, svolto in videoconferenza, hanno partecipato anche il direttore generale di Arpat, Marcello Mossa Verre, e i sindaci di Peccioli, Crespina Lorenzana, Massarosa, Montaione, Empoli e Bucine.

Per quanto riguarda il Comune di Pisa, a seguito delle riunione di ieri sono stati individuati alcuni pozzi nella zona dell’aeroporto da inserire nel piano di monitoraggio e, insieme a questi, nell’area ex-Vacis altri pozzi e le aree di contenimento delle acque piovane.

“Ho chiesto ad Arpat, che ringrazio nuovamente per la disponibilità e professionalità che mette a servizio dei cittadini - ha spiegato Monni -, di estendere la campagna di monitoraggio a tutte quelle aree in cui è stato ipotizzato l’impiego di materiale potenzialmente dannoso per l’ambiente, quindi non soltanto nelle aree limitrofe alla SR 429. Oggi più che mai è di fondamentale importanza la collaborazione tra Regione e sindaci, che ieri pomeriggio ho incontrato per condividere l’attività che stiamo predisponendo per fornire tutto il supporto possibile con lo scopo di assicurare la salvaguardia della salute dei nostri cittadini e della sicurezza ambientale, da sempre pilastri del nostro agire”.

"Ringrazio l’assessore Monni – ha dichiarato il sindaco di Pisa - per l’occasione di confronto e condivisione delle doverose azioni di monitoraggio che dovranno essere intraprese a seguito delle notizie che hanno portato i nostri territori, purtroppo, alla ribalta delle cronache nazionali, creando sconcerto e preoccupazione nei cittadini"

"Ho approfittato della presenza del direttore generale di Arpat - ha aggiunto Conti - per esplicitare la necessità di rafforzare il servizio dell’ente, anche attraverso un grande piano assunzionale come avvenne all’indomani dello scandalo “metanolo” negli anni Ottanta. Emerge la necessità di un controllo più capillare e per condurlo in maniera efficace l’Arpat si deve dotare di personale tecnico professionale: geologi, agronomi, ingegneri ambientali e tecnici della prevenzione. Servono forze fresche per far fronte alle nuove esigenze e servono norme più restrittive per limitare lo spandimento dei fanghi nelle nostre campagne e nei nostri territori". 

"Dobbiamo tutti fare un passo in avanti - ha concluso il primo cittadino -, anche in termini di destinazione di risorse pubbliche, per la tutela dell’ambiente, per attuare un’economia circolare seria, per valorizzare la ricchezza della nostra terra Toscana non solo a parole ma con atti concreti. Il turismo, il paesaggio, la qualità della vita, i moltiplicatori dell’economia territoriale - dall’enogastronomia, all’agricoltura, alle filiere del vino e dell’olio - , si poggiano tutte sulla tutela dell’ambiente e sulla sostenibilità. Abbiamo questi valori da proteggere e da veicolare ancora come punti di forza della nostra Regione, che è riconosciuta nel mondo per queste caratteristiche che ogni amministratore pubblico ha il dovere di preservare e valorizzare".

Sulla base delle richieste che perverranno, Arpat, effettuate le necessarie valutazioni tecniche, organizzerà il programma dei campionamenti che sarà attuato nei giorni successivi e provvederà, a tale scopo, a prendere contatti con gli interessati per organizzare il prelievo.

Secondo quanto emerso dalle indagini, queste le aree che saranno oggetto di monitoraggio nei prossimi giorni: società agricola ‘I Lecci’, Peccioli; terreno della ditta ‘Cantieri S.r.l.’, Crespina Lorenzana; terreno gestito dalla ditta ‘Ecogest S.r.l.’, Massarosa; area di cantiere ‘ex Vacis-Galazzo’, Pisa; area di cantiere di manutenzione straordinaria SP 26 Delle Colline-Castelfalfi, Montaione; area agricola adiacente all’impianto di Bucine; ‘Green Park’, Pontedera; area interna all’aeroporto militare di Pisa; lotto 5 della S.R. n. 429 nel tratto di collegamento fra Ponte di Candido e via Samminiatese, in località Belvedere.

Questa campagna di analisi si aggiunge alla consueta attività di Regione e Arpat per il controllo delle acque superficiali e sotterranee, attraverso una diffusa rete di rilevatori e sensori distribuiti su tutto il territorio regionale.


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