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Attualità venerdì 30 maggio 2025 ore 16:00
Sant'Anna, due progetti ottengono risorse europee

HAND2 sviluppa un sistema protesico per gestire l’interazione persona oggetto mentre LEAD affronta l’impatto delle donne manager nelle imprese.
PISA — Dalla mano robotica alle donne nel ruolo di leader nelle imprese. Sono i due progetti della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che hanno ricevuto un prestigioso finanziamento nell’ambito del programma "Young Researchers 2024 - MSCA", finanziato dall’Unione Europea (piano Next Generation UE) e promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), con risorse riservate ai vincitori di Marie Skłodowska-Curie Actions Individual e Postdoctoral Fellowship.
Il primo si chiama HAND2, coordinato da Enzo Mastinu, ricercatore presso l’Istituto di BioRobotica, e il secondo LEAD, coordinato da Maria Rosa De Giacomo, ricercatrice presso il Centro di Ricerca Interdisciplinare sulla Sostenibilità e il Clima.
Il progetto HAND2 ha una durata triennale ed è la prosecuzione del progetto HAND, finanziato dal programma Marie Skłodowska-Curie Actions dell'Unione Europea. L’obiettivo è lo sviluppo e la validazione di metodi per mani protesiche semi-autonome dall'interfaccia persona-macchina mioelettrica convenzionale. Perfezionando e finalizzando il lavoro portato avanti nel progetto su sensoristica moderna e intelligenza artificiale, e modellazione dei movimenti di “reaching”, HAND2 punta a sviluppare un sistema protesico completo in grado di gestire intuitivamente le fasi principali dell'interazione persona-oggetto, dalla pianificazione della presa al raggiungimento, fino alla presa vera e propria per la manipolazione. Il sistema sviluppato sarà in grado di riconoscere l’oggetto a distanza per abilitare la presa su una mano protesica multi-articolata, di ottimizzare ed eseguire le traiettorie delle dita per la presa durante la fase di raggiungimento e di riconoscere le proprietà dell'oggetto per garantire una presa adeguata una volta che è a contatto con la protesi.
“Le mani protesiche semi-autonome - ha dichiarato Enzo Mastinu - possono rappresentare una svolta, trasformando in definitiva la visione convenzionale di una mano protesica da uno strumento a un dispositivo più complesso che interagisce in modo intelligente con l'utente e con qualsiasi oggetto”.
Il progetto LEAD (acronimo di The effects of strategic femaLE leADership on sustainable performance) unisce invece i temi relativi a leadership, politiche di genere e sviluppo sostenibile per affrontare un tema attuale in modo innovativo: l’impatto della presenza di donne in ruoli di leadership sulla performance sostenibile delle imprese, nelle dimensioni economica, ambientale e sociale. Il progetto, dalla durata triennale, mira ad analizzare attraverso un rigoroso approccio causale l’effetto della leadership strategica femminile sulle performance di sostenibilità delle imprese; e a studiare i processi cognitivi e decisionali alla base delle scelte strategiche, per identificare i meccanismi che guidano le decisioni manageriali in ambito sostenibilità.
“Il progetto adotta un approccio integrato e interdisciplinare, - ha spiegato Maria Rosa De Giacomo - che combina analisi quantitative su indicatori di performance e sostenibilità aziendale e indagini qualitative finalizzate a esplorare le dinamiche strategiche e i modelli decisionali adottati” .
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