Politica venerdì 05 luglio 2024 ore 07:00
Tangenziale, "Spreco di soldi e danni ambientali"

Il consigliere Auletta punta il dito sul progetto del collegamento tra Madonna dell'Acqua e Cisanello: l'avvio del cantiere è in ritardo
PISA — I lavori per il primo lotto della tangenziale di collegamento tra Madonna dell'Acqua e Cisanello, com'era stato annunciato circa un mese fa, avrebbero dovuto prendere il via entro il 30 Giugno. Superata quella data, però, sembrano non esserci ancora sviluppi.
Una situazione che ha immediatamente richiamato l'attenzione del consigliere di opposizione di Diritti in Comune, Ciccio Auletta, che ha espresso tutti i propri dubbi relativamente al progetto esecutivo e alle tempistiche, oltre che sulle risorse stanziate.
"Solo il costo del primo lotto, negli anni, è andato crescendo progressivamente fino agli attuali 27 milioni di euro, coperti da risorse del Fondo Sviluppo e Coesione per 17 milioni, dalla Regione per poco più di 6,8 milioni e dalla Provincia per 3,3 milioni - ha precisato - da parte nostra siamo stati da sempre contrari, assieme alle associazioni ambientaliste, a questa grande opera sostenuta in maniera bipartisan dalle coalizioni di centrodestra e centrosinistra. Questa infrastruttura genererà più traffico, e quindi più inquinamento, come succede sempre quando si aumentano le strade".
"La tangenziale è un progetto vecchio, basato su un concetto di mobilità non più sostenibile - ha aggiunto - certo, abbiamo tutti bisogno di spostarci rapidamente e di non avere le nostre città ingolfate dal traffico, ma c’è un solo modo per farlo in modo risolutivo: disincentivare l'uso dell'auto, offrendo delle reali alternative di mobilità pubblica e condivisa. La zona nord di Pisa sarà liberata dalla morsa del traffico quando i pendolari troveranno un trasporto pubblico efficiente e quando le città e i servizi saranno progettati per essere raggiungibili facilmente con i mezzi pubblici".
Per Auletta, inoltre, l'opera inciderà negativamente anche sul benessere degli abitanti dei Passi e di Ghezzano. "Ciò è stato evidenziato da Arpat nella sua valutazione dell’opera che risale al 2021, arrivando a definire inaccettabile l’impatto del rumore, in particolare ai Passi - ha spiegato - non solo, perché la tangenziale frammenterà ulteriormente il territorio, danneggiando quello che rimane della pianura alluvionale dell’Arno e del Serchio dove ecosistemi di grandissimo pregio ambientale sono tutelati dalla Convenzione Ramsar e dall’Unesco".
"A questo si aggiunge un enorme spreco di denaro pubblico con costi che vanno via via lievitando sempre più: per il solo tratto di Madonna dell’Acqua si è passato in poco tempo da 21 a 27 milioni di euro, con riferimento al solo primo tratto di 2 chilometri - ha concluso - ci chiediamo come si possa ripetere, da parte del centrodestra e del centrosinistra, che siamo davanti a un'opera strategica, e come si continui ad insistere ed anzi a voler accelerare su una opera su cui mancano complessivamente la progettazione definitiva dei lotti che vanno dal nodo 5 al nodo 10, cioè il tratto che interseca l’Acquedotto Mediceo".
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