Politica martedì 26 agosto 2025 ore 17:30
Trapani: “Servizi sociali a rischio”

Il capogruppo PD attacca la Giunta: “Bando confuso e tardivo, il Comune dismette la Società della Salute senza alternative credibili”.
PISA — Matteo Trapani, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale, interviene duramente sul bando comunale legato ai servizi del terzo settore, definendolo "un’operazione confusa, tardiva e piena di incongruenze".
Secondo Trapani, "il bando del Comune per l’erogazione dei servizi sul terzo settore, almeno nelle intenzioni dichiarate, vorrebbe replicare gli stessi servizi che per anni sono stati organizzati e forniti dalla Società della Salute: unità di strada, punto digitale per homeless, ambulatori medici, distribuzione di farmaci e di pasti". Ma, alla prova dei fatti, ha spiegato, si tratta di un intervento mal pianificato e privo di visione.
L’accusa principale riguarda i tempi scelti per la pubblicazione, "Un bando di questo tipo avrebbe dovuto essere predisposto almeno sei mesi fa", ha detto. "Pubblicarlo in pieno Agosto, quando gran parte del terzo settore – basato sul volontariato – sospende le attività, significa ridurre al minimo le possibilità di partecipazione e di ascolto dei bisogni di famiglie, utenti, enti ed associazioni coinvolte".
Nel mirino anche il linguaggio e le competenze, "Si parla di coprogettazione, tavoli di rete e coprogrammazione, concetti che abbiamo portato all’attenzione della maggioranza, anche grazie al lavoro della consigliera Scognamiglio. Ma scrivere parole prese in prestito non basta: servono strumenti, figure formate, competenze reali".
Trapani ha sollevato dubbi anche sulla figura annunciata alla guida della nuova direzione “Disabilità e Sociale”, definendo "non chiaro" il profilo e le competenze della persona che dovrebbe guidare il processo. E ha contestato l’apertura a soggetti che non fanno parte del terzo settore nei percorsi di coprogettazione, "che dovrebbero invece basarsi sulla logica della rete e della collaborazione propria di questo ambito".
Infine, la critica più dura è rivolta alla scelta di uscire dalla Società della Salute senza una vera alternativa, "Perché abbandonare un modello che per decenni ha garantito servizi fondamentali? Sciogliere quel consorzio senza uno studio o un progetto è un salto nel buio, che mette a rischio tutele e diritti dei più fragili".
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