Elezioni venerdì 10 ottobre 2025 ore 19:40
Vannacci chiude la campagna toscana della Lega, “La sinistra è finita”

Al comizio pisano il generale risponde alle provocazioni, “Giani ha chiamato in causa Pertini e Berlinguer. Ma uno vivo contrappormi ce l’hanno?”
PISA — Roberto Vannacci ha chiuso a Pisa la campagna elettorale del centrodestra per le prossime regionali toscane, davanti a una platea gremita al Tower Plaza. La presenza del generale era dovuta al sostegno per i candidati leghisti Angelo Ciavarrella (ufficiale dell’Esercito e consigliere comunale di Pisa) e Maria Grazia Bellomini (medico chirurgo generale e consigliere comunale di Pisa). L'incontro è stato moderato dal deputato Edoardo Ziello. Presenti anche il senatore Manfredi Potenti, l’assessore al sociale di Pisa, Giovanna Bonanno e il vice segretario provinciale Silvia Vannini.
Nel suo intervento, il generale ha attaccato duramente la sinistra, "Non ce la fanno più a reggere la discussione. Non sanno più cosa dire sul futuro della nostra regione e della nostra nazione". Poi ha citato una dichiarazione del presidente Eugenio Giani, "Ha chiesto se vogliamo la visione di Pertini e Berlinguer o quella di Vannacci. Ma uno vivo da contrappormi ce l’hanno? Devono ricorrere a grandi figure del passato, che rispetto, ma che non ci sono più. Questo dimostra quanto siano alla fine". Poi l’affondo politico, "La violenza non si giustifica con nessun disagio o causa sociale. E chi è entrato illegalmente nel nostro Paese deve essere rimandato a casa. L’articolo 13 della Dichiarazione dei diritti umani dice che ogni persona ha il diritto di lasciare il proprio Paese, ma anche quello di tornarvi. Rimandandoli indietro, rispettiamo questo diritto". Ha poi toccato i temi economici, "La Lega e il governo stanno ridando ossigeno all’economia. Abbiamo abbassato la pressione fiscale e permesso la rottamazione delle cartelle. Non è condono, è buon senso: chi ha dovuto scegliere tra pagare le tasse o gli stipendi dei dipendenti merita di respirare. E ora alziamo l’aliquota forfettaria fino a 100mila euro per sostenere le partite IVA e chi crea davvero lavoro".
Sul fronte infrastrutturale, Vannacci ha ribadito, "Siamo il partito delle opere, delle strade, dei treni, degli aeroporti. Senza infrastrutture non c’è progresso. I romani lo sapevano: dopo aver conquistato, costruivano strade. Noi invece abbiamo i ‘no’ a tutto: no-tap, no-triv, no-ponte, no-caccia. E restiamo fermi". Inoltre, un passaggio dedicato ai valori sociali, "La famiglia è la cellula della società. È una sola: uomo, donna e figlio. Non vogliamo togliere niente a nessuno, ma è questo il modello naturale che ha avuto successo in tremila anni di storia". Il generale ha chiuso parlando del Nucleare gli applausi, "Dobbiamo tornare al Nucleare in Italia. Eravamo il quinto paese al mondo, poi un referendum trappola ci ha fatto piombare in questa situazione, nel quale siamo gli unici fessi che la pagano il triplo e abbiamo le centrali accanto a noi. Bisogna tornare al nucleare altrimenti si inibisce sviluppo e benessere".
[Main(0)]
A moderare l'incontro il deputato Edoardo Ziello. “Abbiamo portato avanti una politica fatta non di slogan, ma di atti concreti, di votazioni chiare e limpide. Da sempre ci opponiamo all’oppressione culturale della sinistra”, ha detto dal palco. Ziello poi ha espresso solidarietà per le scuole colpite dall'occupazione, "Esprimo grande solidarietà per chi oggi si è ritrovato le scuole completamente distrutte dalla furia dei vandali". Ziello ha poi toccato uno dei temi centrali del suo intervento: la famiglia. “Sembra banale dirlo oggi, ma dobbiamo difendere un concetto semplice e naturale: la famiglia è composta da un papà e una mamma. Quando ribadiamo questo principio, alcuni rappresentanti della sinistra, come l’assessore con l’asterisco, reagiscono con fastidio e cercano di escluderci dal confronto democratico”. “Ma non sono loro – ha aggiunto – quelli che parlano di diritti e di democrazia? Eppure vogliono zittire chi la pensa diversamente. È una bella ipocrisia”. Nel suo intervento, il deputato pisano ha difeso anche “le nostre identità, i nostri simboli religiosi e culturali, come il crocifisso, che nessuno può permettersi di mettere sullo stesso piano di chi li disprezza”. Ziello ha concluso con un appello alla partecipazione, “La campagna finisce, ma la lotta continua. Il 12 e 13 Ottobre dobbiamo riaffermare i nostri valori, la forza della Lega e la volontà di liberare la Toscana dal dominio della sinistra. In questi anni non hanno fatto altro che promesse e disastri. Ora è il momento di cambiare davvero”.
Così invece Angelo Ciavarrella, candidato al consiglio regionale per la Lega, che ha chiuso la campagna elettorale al Tower Plaza di Pisa insieme al generale Roberto Vannacci e agli altri esponenti del centrodestra. Nel suo intervento ha ringraziato “le sessanta persone che hanno lavorato nel comitato elettorale, sacrificando tempo e impegni per coprire l’intera provincia di Pisa”. Ciavarrella ha sottolineato la differenza tra chi “lavora e protesta per necessità” e chi “spacca scuole o blocca ferrovie per ideologia”. “È facile protestare con la pancia piena – ha aggiunto – ma è difficile farlo quando bisogna portare la pancia attaccata. La maggior parte delle persone con cui abbiamo parlato lavora a testa bassa, anche se non sempre condivide le nostre idee”. Tra i temi centrali, quello della sicurezza, “Abbiamo portato avanti battaglie concrete, come lo stanziamento di risorse del Comune di Pisa per avviare nel 2026 lo sgombero del campo abusivo. Non abbiamo la bacchetta magica, ma servono tempo, serietà e rispetto per le persone”. Il candidato leghista ha poi criticato “la sinistra che vuole forze dell’ordine disarmate”, ribadendo l’impegno “a garantire strumenti adeguati a chi ogni giorno tutela la nostra sicurezza”. Nel suo intervento ha toccato anche il diritto allo studio: “In questi giorni molti studenti non hanno potuto fare ciò che devono, studiare. Il diritto allo studio sancito dall’articolo 34 della Costituzione è stato violato”.
Infine Maria Grazia Bellomini, candidata al consiglio regionale per la Lega, “Abbiamo girato tutta la provincia, incontrando persone vere, che ci hanno parlato delle loro difficoltà e delle loro speranze. Le questioni che ci hanno posto sono sempre le stesse: sicurezza, sanità e rispetto dei diritti”. Sulla sanità toscana, la candidata ha parlato con toni critici, “Parliamo di un sistema che costa otto miliardi e ha un deficit di 200 milioni, coperto con l’aumento dell’addizionale regionale. E adesso la sinistra vuole proporre anche un reddito di inclusione regionale. Noi quei soldi li useremmo per rinforzare la sanità, istituire borse di studio e sostenere gli anziani in difficoltà, non per sprecarli in assistenzialismo”. Durissimo anche l’attacco al presidente Giani, “Io non voglio essere governata da chi non conosce la Costituzione e non rispetta il diritto di parola. O la pensi come loro o ti zittiscono. Non è democrazia. E poi – ha aggiunto con ironia – non voglio essere governata da chi pensa che la Toscana confini con la Lombardia e vuole mettere un pedaggio sulla superstrada Firenze-Pisa-Livorno”. Belluomini ha concluso con un appello al voto, “Il 12 e 13 Ottobre abbiamo la possibilità di cambiare davvero. La Toscana merita un governo che ascolti, che rispetti e che sappia amministrare con buonsenso”.
Michele Bufalino
© Riproduzione riservata
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI