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Politica martedì 21 gennaio 2025 ore 08:30
Variante per la tramvia, cambia il percorso

Modifiche sulle tratte nel territorio sangiulianese e tra la stazione e piazza Manin. Le opposizioni si astengono e chiedono ulteriori misure
PISA — Un voto in Consiglio comunale cambia il percorso della tramvia tra Pisa e San Giuliano. La maggioranza a sostegno del sindaco Michele Conti, infatti, ha approvato la variante che modifica la tratta del progetto sia sul territorio comunale di San Giuliano Terme, sia sulla linea tra la stazione ferroviaria e piazza Manin.
L'intento è quello di aumentare il bacino d'utenza, fondamentale per garantire la sostenibilità economica dell'opera. Che, secondo le stime, ha un costo di 320 milioni di euro, per i quali le amministrazioni di Pisa e San Giuliano Terme si sono rivolte al Ministero delle Infrastrutture, che ha dedicato un bando a progetti di mobilità urbana.
"Dopo anni di critiche e richieste da parte nostra, la maggioranza ha finalmente riconosciuto le carenze del progetto - hanno evidenziato dall'opposizione Partito Democratico, Sinistra Unita e La Città delle Persone, che si sono astenute - ora speriamo che tutto questo non si fermi a Roma in mezzo ai litigi tra Lega e Fratelli d'Italia".
"Abbiamo sempre sostenuto l’importanza di una rete tramviaria e riteniamo che questa infrastruttura possa rappresentare una soluzione fondamentale per migliorare la mobilità urbana - hanno proseguito - crediamo che investire in un trasporto pubblico efficiente e sostenibile sia cruciale per il futuro di Pisa. Tuttavia, il Piano urbano della mobilità sostenibile, approvato dalla Giunta quasi quattro anni fa, rimane una grande occasione sprecata, mancando una visione a lungo termine che possa realmente trasformare la città in un modello di mobilità sostenibile".
Un documento che, secondo le opposizioni, dovrebbe essere interamente rivisto. "Pur riconoscendo l’importanza della variante, non possiamo ignorare il fatto che la maggioranza continui a essere sorda rispetto alla necessità di una revisione complessiva del Piano - hanno concluso - avrebbe dovuto rappresentare la cornice strategica entro cui inserire interventi coordinati per una mobilità urbana moderna, sicura e sostenibile. Invece, si è dimostrato carente e privo di ambizione".
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