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Attualità sabato 18 maggio 2024 ore 15:30

La spinaciaia, un mestiere scomparso

Fino a 50 anni fa esistevano le spinaciaie che andavano nei campi a raccogliere gli spinaci. Poi arrivò l'industria delle acciughe inscatolate



VECCHIANO — Un mestiere scomparso, ricordato da chi lo vedeva svolgere e che, oggi, resta soltanto un ricordo lontano. Il mestiere in questione è quello delle spinaciaie, le vecchianesi che andavano a raccogliere gli spinaci pagate dai contadini del posto.

A raccontarlo è Massimo Cerri, che vive da sempre a Vecchiano e che sui social, spesso, ricorda com'era Vecchiano decenni fa. Nello specifico, il ricordo risale alla fine degli anni Sessanta. A quell'epoca Cerri aveva 10 anni, ma ha fissato in mente l’immagine di queste donne che si muovevano in coppia, spesso in bicicletta, per andare nei campi a raccogliere gli spinaci.

"Quando ero bambino, negli anni Sessanta, spesso mi portavano in bonifica col barroccio e lungo la strada vedevo parecchie donne in bicicletta, tutte imbacuccate, per ripararsi dal freddo pungente - ha ricordato Cerri - erano le spinaciaie, in quei tempi, Vecchiano era conosciutissima per questa coltura agricola insieme ai brenciuli, i cavoli. Intere squadre di spinaciaie in bicicletta si dirigevano nei campi con tutte le stagioni, acqua e vento non erano motivo di festa".

"Spesso le spinaciaie praticavano il loro mestiere nella zona detta la bonifica, ossia quel tratto di terra che va dal confine dell’abitato di Vecchiano fino al lago di Massaciuccoli e che era stato, appunto, bonificato durante il fascismo - ha aggiunto - le spinaciaie andavano sempre in coppia per farsi compagnia mentre lavoravano e per poter continuare a chiacchierare. A un certo punto, però, verso gli anni Settanata a Vecchiano arrivò l’industria delle acciughe, che portò a lavorare nelle sue fabbriche molte persone del posto di cui tante erano le ormai ex spinaciaie e finché le fabbriche ebbero vita gli spinaci poterono sopravvivere al falcetto delle storiche mietitrici".

Le acciughe in scatola, così, misero fine al lavoro delle spinaciaie. "Le fabbriche di acciughe in scatola, come erano arrivate se ne andarono - ha concluso - ma le donne che da spinaciaie si erano trasformate in operaie non avevano più la forza e forse anche la voglia di tornare a stare piegate per ore nei campi a raccogliere spinaci e così questo mestiere finì per scomparire".

Leonardo Miraglia
© Riproduzione riservata


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