Attualità giovedì 06 febbraio 2025 ore 14:45
Crisi Tsd, "lavoratori senza stipendio da mesi"

La denuncia del gruppo Cascina Oltre: “Un centinaio di famiglie in difficoltà, le istituzioni intervengano immediatamente”
CASCINA — La crisi dell’azienda Tsd spa, attiva nel settore delle telecomunicazioni, sta mettendo in ginocchio centinaia di lavoratori in tutta Italia, con pesanti ripercussioni anche sul territorio pisano. Sono circa 100 i dipendenti della sede di Lugnano (Vicopisano) che da mesi non ricevono lo stipendio, una situazione di estrema difficoltà che coinvolge famiglie di Vicopisano, Cascina e dei comuni limitrofi.
A lanciare l’allarme è il gruppo politico Cascina Oltre, che chiede un intervento immediato delle istituzioni locali e regionali. “C’è una crisi aziendale di cui i cittadini non sanno nulla, ma che sta colpendo circa 700 lavoratori in Italia, 400 lavoratori in Toscana e 100 lavoratori nella sede di Lugnano” – sottolinea il gruppo – “Ci sono 100 famiglie vicaresi, cascinesi e dei comuni a noi vicini che vivono uno stato di angosciante incertezza, a cui va tutta la nostra solidarietà e deve andare la vicinanza delle istituzioni, Comuni e Regione”.
Tds spa è un’azienda che offre servizi di installazione e riparazione delle linee di telecomunicazioni, un comparto chiave per la vita quotidiana delle persone e per il funzionamento delle istituzioni. Eppure, nonostante l’importanza strategica del settore e una domanda in crescita, l’azienda è ormai al collasso.
“Com’è possibile che in un settore in crescita, fatto soprattutto di commissioni pubbliche, si riesca a portare in rovina un’azienda importante come la Tsd spa?” – si domanda CascinaOltre – “Presto detto: con una serie di scatole cinesi derivanti da TIM e Telecom, ed una governance che ha mirato solo a spacchettare i vari rami d’azienda. Oggi siamo arrivati ad avere lavoratori senza stipendio da mesi, mezzi senza benzina o pignorati, commesse e lavori da eseguire, ma senza i corrispettivi pagamenti”.
Nonostante queste difficoltà, i lavoratori hanno continuato a portare avanti il proprio lavoro con professionalità e dedizione, evitando così che l’azienda perdesse le commesse. “Solo la grande dignità dei lavoratori ha permesso finora di non perdere commesse, lavorando anche senza percepire lo stipendio” – sottolineano.
CascinaOltre chiede un intervento immediato del Governo per risolvere la situazione: “Lo Stato non solo deve aprire un vero tavolo di crisi presso il Ministero delle imprese ed attivare subito gli ammortizzatori sociali, ma come committente di ultima istanza, deve subentrare nei contratti e nella gestione delle aziende malgovernate. Basta la cattiva governance di amministratori senza scrupoli a rovinare centinaia di famiglie”.
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