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Attualità mercoledì 26 febbraio 2025 ore 17:00
Variazione di bilancio, "Poca chiarezza"

Il consigliere Dario Rollo accusa l'amministrazione di aver deciso una variazione di 40mila euro destinata a un progetto culturale poco trasparente
CASCINA — La variazione di bilancio di 40mila euro decisa a fine Ottobre dal Consiglio comunale finisce nel mezzo al polverone. Il consigliere di opposizione Dario Rollo, infatti, chiede chiarezza all'amministrazione comunale sull'impiego di quelle risorse, stanziate per dar vita a un progetto culturale alla biblioteca comunale.
"Quando ho espresso perplessità sui costi, sono stato accusato di essere contro la cultura” - ha detto - dopo mesi e una richiesta di accesso agli atti, ho riscontrato gravi incongruenze nella gestione del progetto, ritardi e mancanza di trasparenza".
Per questo, Rollo ha anche richiesto l'intervento del prefetto. "Non esiste un atto formale per la progettazione iniziale e gli incarichi successivi sono tutti affidamenti diretti avvenuti a fine anno - ha aggiunto - su 40mila euro, ben 31mila sono destinati a coordinamento e direzione artistica. L'incarico, invece, è sotto soglia, ovvero dal valore inferiore a 5mila euro, affidato a una società unipersonale di Firenze, che potrebbe aver redatto il progetto senza un incarico formale considerato che, tra i documenti allegati al progetto iniziale per partecipare al bando regionale, compaiono dei nominativi di collaboratori della stessa società".
"È anomalo, inoltre, che gli importi di aggiudicazione a Dicembre scorso coincidano al centesimo con le stime dei costi presentate nel Giugno precedente - ha proseguito Rollo - quesiti e dubbi sorgono spontanei, anche alla luce delle ultime azioni dell’amministrazione comunale. Perché le associazioni locali, ricercate nell’ultimo periodo, devono contribuire gratuitamente, mentre le figure affidatarie dirette di coordinamento e direzione artistica ricevono elevati compensi?"-
"D’altronde senza il contributo delle associazioni del territorio, il progetto si ridurrebbe a una mera e semplice digitalizzazione di libri - ha concluso - vale davvero la pena investire 40mila euro pubblici in questo modo? L’amministrazione deve rispondere su trasparenza, criteri di spesa e mancato coinvolgimento del territorio".
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