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Attualità venerdì 29 novembre 2024 ore 17:30
Antonino Cozzupoli, 100 anni di storia e coraggio

Fu deportato in Germania e internato nel campo di prigionia “Stalag XB”, nella Bassa Sassonia, come Internato Militare Italiano (I.M.I.)
PISA — Il Comune di Pisa ha celebrato il centesimo compleanno del signor Antonino Cozzupoli, omaggiandolo per il suo straordinario percorso di vita. L’assessore Giovanna Bonanno ha partecipato alla festa in suo onore, condividendo il momento di gioia con i familiari e consegnandogli un mazzo di fiori e una pergamena con gli auguri ufficiali del sindaco Michele Conti.
Antonino Cozzupoli, penultimo di sette fratelli, nacque in Calabria l’11 novembre 1924, anche se fu registrato ufficialmente all’anagrafe il 19 novembre. La sua giovinezza fu segnata da eventi drammatici: il 24 agosto 1943 partì per il servizio di leva e, pochi giorni dopo l’armistizio dell’8 settembre, venne catturato dai tedeschi. Fu deportato in Germania e internato nel campo di prigionia “Stalag XB”, nella Bassa Sassonia, come Internato Militare Italiano (I.M.I.).
Durante i due anni di prigionia, Antonino fu costretto a sopportare condizioni estremamente dure, lavorando in una fabbrica di materiale bellico sotto massacranti turni e subendo maltrattamenti, oltre a vivere in situazioni igienico-sanitarie e alimentari precarie. Nonostante tutto, riuscì a sopravvivere fino alla chiusura del campo e a tornare in Italia.
Una volta a casa, Antonino trovò la forza di ricominciare. Decise di studiare e diplomarsi, realizzando il sogno di entrare nella Polizia di Stato. Con la moglie si trasferì a Pisa per permettere ai figli di proseguire gli studi universitari. Anche dopo il pensionamento, Antonino non ha mai smesso di lavorare: curava il suo terreno e, fino a 94 anni, guidava la sua inseparabile Panda.
Antonino aveva espresso un desiderio speciale per il suo centesimo compleanno: festeggiare con la presenza di un funzionario che indossasse la fascia tricolore. Un desiderio che è stato esaudito, regalando a lui e alla sua famiglia un momento indimenticabile.
Il Comune di Pisa ha voluto onorare la sua storia, che rappresenta un esempio di resilienza, dedizione alla famiglia e servizio alla comunità. Un traguardo straordinario per un uomo che ha vissuto con coraggio e determinazione le sfide della vita.
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