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Politica venerdì 14 maggio 2021 ore 17:00

Bancarelle del Duomo, Pesciatini sulla graticola

Le bancarelle "provvisorie" in piazza Manin

L'assessore attaccato dai bancarellai e in commissione, per il mancato ritorno dei banchi in piazza dei Miracoli e per l'ipotesi di ricollocazione



PISA — Non è passata inosservata la commissione consiliare di mercoledì scorso: si doveva parlare del Piano del commercio e alla fine si è parlato solo e soltanto del progetto della ricollocazione delle bancarelle di piazza dei Miracoli, che per come stanno oggi le cose in piazza del Duomo non torneranno mai. L'assessore al turismo Paolo Pesciatini, invitato in commissione, ha infatti raccontato di una difficile interlocuzione con la Soprintendenza che si sarebbe sbloccata soltanto con la presentazione del progetto di massima.

Progetto che prevede la standardizzazione delle bancarelle e la loro ricollocazione nelle aree limitrofe, da riqualificare. Nato da una tesi di laurea poi donata al Comune, è stato portato avanti fino ad oggi dall'amministrazione ed è stato illustrato in commissione dall'architetto del Comune Roberto Pasqualetti, nonostante le critiche già ricevute da più parti

Dure le prese di posizione in commissione, soprattutto da parte di Antonio Veronese (Patto Civico), alle quali oggi si aggiungono quelle dei bancarellai organizzati da Confesercenti in Pisa dei Miracoli. Da entrambe le parti è stato ricordato come l'amministrazione di centrodestra avesse promesso il ritorno delle bancarelle in piazza, promessa oggi disattesa.

"Caro assessore, lo dico senza retorica né piaggeria - queste le parole in commissione di Veronese -, sai quanto ti stimo personalmente, sei un funzionario di Confcommercio in aspettativa, sei una persona molto competente, ha una grande esperienza e conoscenza del settore turistico e commerciale, e lo dico con sincerità. Però, se non ti fanno lavorare e mettere in pratica la tua professionalità, te lo dico con amicizia, vieni via! Non è possibile presentare un piano del commercio così assurdo che non accontenta nessuno, né cittadini, né operatori, né residenti. E' assurdo, non lo so se siamo su Scherzi a Parte".

"La tua associazione, di cui fai parte anche se sei in aspettativa - ha rincarato il consigliere di Patto Civico -, tre anni fa dice che bisogna rispettare le sentenze dei due tribunali della Repubblica Italiana, il Tar e il Consiglio di Stato, che hanno stabilito l'assoluta temporaneità delle bancarelle e finito il lavoro devono rientrare all'interno della piazza. La revoca delle licenza non spetta alla Soprintendenza ma spetta al Comune, attraverso il Piano del Commercio, e non esiste nessun atto normativo che impedisca di tornare in piazza del Duomo".

"Lascio cadere queste pseudo-contraddizioni sollevate da Antonio Veronese pensando di offendere la mia persona, nascondendosi dietro le attestazioni di stima" ha replicato amareggiato l'assessore Pesciatini.

Di oggi l'intervento di Gianmarco Boni, che in qualità di presidente del Consorzio Pisa dei Miracoli ha espresso tutta l'amarezza dei bancarellai del Duomo a seguito della commissione. “Riqualificazione delle strutture e della merceologia per il ritorno in piazza dei Miracoli - ha ricordato Boni -. Ritorno che nell’ipotesi peggiore sarebbe stato limitato a qualche giorno alla settimana. Questi gli impegni che negli ultimi anni si sono presi i vari onorevoli Edoardo Ziello, l’ex ministro Marco Centinaio fino all’eurodeputata Susanna Ceccardi. Il risultato? Una collocazione delle bancarelle del Duomo addirittura peggiorativa del piano presentato dall’allora assessore Ferrante e che trovò tra i più strenui oppositori Paolo Pesciatini nella sua precedente veste di rappresentante di un’associazione di categoria”.

“La campagna elettorale è alle spalle – ha aggiunto il rappresentante dei bancarellai – e rimangono i fatti. Abbandonati in piazza Manin senza alcuna certezza sul futuro fino alla presentazione di un progetto da parte dell’assessore Pesciatini che riesce ad essere peggiore di quello del precedente assessore Ferrante. Peggiore perché unisce il peggio: la collocazione dei banchi nel parcheggio scambiatore di via Pietrasantina (con l’aggiunta della nuova location all’interno del parcheggio ex Sita) con l’affollamento di largo Cocco Griffi che costringe chi aveva una legittima concessione mai messa in discussione a vedersi ridurre drasticamente le dimensioni del banco. Tutto questo cancellando le precedenti basi di discussione come l’utilizzo di strutture mobili e la possibilità parziale e con numeri ridotti del rientro in piazza. Basi che solo qualche mese fa il Comune riteneva solide. Ci auguriamo che quando Paolo Pesciatini ricoprirà di nuovo il ruolo nella sua associazione, torni a comprendere le ragioni degli ambulanti”. 

“Se prima si doveva pensare a ricollocare solo i 44 banchi di piazza Manin - ha osservato in conclusione Boni -, adesso si pensa a spostare tutte le attività. Ancora in via temporanea? In attesa di quale sede definitiva? Non si parla più di Umi 1 con il Comune che prevede investimenti ad esempio in largo Cocco Griffi per ospitare le strutture attraverso una nuova pavimentazione, pagando anche i nuovi banchi. Allora il progetto dell’assessore Pesciatini è quello definitivo? Tutte domande che non hanno ancora risposte. Siamo delusi dal comportamento della politica che evidentemente ha giocato sulla nostra pelle, sia quando ci ha spostato con l’escamotage dei lavori alla facciata del Museo delle Sinopie che sono durati un tempo fuori dalla norma, sia quando ha promesso la soluzione del rientro in piazza dei Miracoli. Tanti anni per sentirci dire che la sistemazione ideale è di nuovo il parcheggio scambiatore o l’ammassamento in largo Cocco Griffi”.


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