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Sport giovedì 23 ottobre 2025 ore 12:30
Donati, “Il nostro scudetto più maturo”

Intervista al presidente del Lenergy Pisa BS che racconta la festa per il titolo 2025 e le nuove sfide, “Ora servono sinergie e una casa fissa”
PISA — Serata di festa per il Lenergy Pisa Beach Soccer, che ha celebrato al ristorante Il Mio Capriccio il terzo scudetto della sua storia. Un evento partecipato e sentito, che ha riunito società, squadra, istituzioni e sponsor, con la presenza dell’assessora allo sport Frida Scarpa.
Un momento di condivisione dopo un’estate trionfale, segnata da una stagione lunga e vincente, culminata con il tricolore e con la conferma del Pisa ai vertici del beach soccer italiano. Al termine della serata abbiamo raccolto le parole del presidente Alessandro Donati, che ha tracciato un bilancio e parlato del futuro del club nerazzurro.
Presidente, una serata doverosa per chiudere una stagione speciale.
"Sì, era giusto farlo. Un modo per ringraziare le squadre, gli sponsor, le istituzioni e i dirigenti che si sono impegnati tanto. E anche per riconoscere chi ci ha seguito in questi mesi: stampa, social, radio. È stata un’occasione per dire grazie a tutti e festeggiare insieme".
Che bilancio si può fare del 2025?
"Positivo. Eravamo competitivi per vincere anche qualcosa in più, ma quando arrivi a conquistare lo scudetto in Italia hai già fatto tanto. L’asticella era alta e siamo riusciti a mantenerla.
Siamo contenti anche per la crescita del nostro movimento, soprattutto dal basso, con l’Under 20 che ha fatto un grande percorso. In termini di valorizzazione dei ragazzi l’obiettivo è stato pienamente centrato".
E sul futuro? Quali passi avete in mente?
"Stiamo cercando nuove sinergie per mantenere alto il livello. I risultati dicono che siamo stati bravi in questi anni, ma per restare competitivi serve allargare la base, sia con nuovi sponsor sia con persone che vogliano darci una mano Abbiamo iniziato a programmare la prossima stagione: vogliamo confermare l’organico e portare in prima squadra qualche giovane dalla next gen".
Quindi si punterà ancora di più sul settore giovanile?
"Sì, da ora in poi sarà fondamentale. Restare competitivi ma aprire spazi ai ragazzi cresciuti con noi. Penso a Bernardeschi, che oggi è il secondo portiere ma lo seguiamo dal 2021, o a Mogavero, con noi dal 2022. Anche Remedi, più esperto, è un esempio di crescita interna: non aveva mai giocato a beach soccer e oggi è arrivato fino alla Nazionale. L’obiettivo è questo: costruire da dentro, senza chiuderci. Anzi, siamo aperti a chi vuole aiutarci anche sul piano dirigenziale o societario".
Negli ultimi anni avete collezionato trofei e finali. Ma la crescita è anche strutturale.
"Sì, stiamo lavorando da tempo con l’amministrazione comunale, che ci sta seguendo. La crescita del movimento passa dalle strutture e dagli eventi sul territorio, che fanno conoscere questo sport a cittadini e aziende. Da cinque anni abbiamo l’Orange Beach, la spiaggia libera numero due, che ci ha permesso di allenarci bene e ottenere risultati. Ora serve un passo in più: trovare uno spazio stabile, magari in città o sul mare, dove poter lavorare tutto l’anno. La vera sfida è questa: costruire una casa fissa per il Pisa Beach Soccer"-
Vuole aggiungere un ultimo messaggio?
"Solo ribadire che siamo aperti a chiunque voglia avvicinarsi al nostro mondo. Ci sono movimenti in corso e saremmo felici di accogliere nuovi soci o collaboratori pronti a dare una mano dall’interno".
Michele Bufalino
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