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Politica giovedì 12 dicembre 2024 ore 07:00
"Il Comune privatizza le opere Pnrr"

Il gruppo consiliare Diritti in Comune preannuncia l'affidamento della gestione a soggetti privati degli immobili riqualificati con i fondi del Pnrr
PISA — Privatizzare tutti gli immobili comunali oggetto di riqualificazione finanziata con i fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Sarebbe questa la strategia che l'amministrazione guidata dal sindaco Michele Conti ha deciso di attuare, secondo il gruppo Diritti in Comune.
"Nella delibera approvata in questi giorni - spiegano in una nota - si propone l’affidamento ai privati come unico modello di gestione di migliaia e migliaia di metri quadrati, seguendo mere logiche di mercato".
E Diritti in Comune fa l'elenco dei beni in questione, dalla nuova piscina comunale alla chiesa sconsacrata della Qualquonia, dal Parco della Cittadella al nuovo impianto sportivo del Cep.
"Queste riqualificazioni - continuano - che si stanno realizzando con il Pnrr sarebbero dovute essere una occasione per un dibattito pubblico con cittadini e cittadine, con le associazioni, con le forze sociali ed economiche della città per pensare il futuro di Pisa. Un caso per tutti il parco della Cittadella. Invece nulla di tutto questo. L'esempio è la Leopolda affidata a Patrimonio Pisa, ma anche le ex Stallette che il Comune vuole svendere alla Scuola Sant’Anna solo per fare cassa. La strategia è la stessa: la desertificazione della città. Si tratta in tutti questi casi di patrimonio pubblico, di beni che devono essere messi nella piena disponibilità della cittadinanza, attraverso percorsi di partecipazione ed autogestione, tanto più che nella nostra città, sono stati ridotti quasi a zero gli spazi pubblici per la cultura e l’aggregazione fruibili al di fuori delle logiche di mercato".
Ma c'è di più, perché oltre all'idea di privatizzazione, resta, secondo Diritti in Comune, lo stato di abbandono "di altri spazi culturali come il Teatro di Calambrone per il quale, come abbiamo ripetutamente denunciato, non esiste alcun progetto di riutilizzo. Nello scorso autunno - specificano - a seguito di un sopralluogo ottenuto dal nostro gruppo consiliare, l’amministrazione aveva annunciato di voler procedere con una manifestazione di interesse per sollecitare gli operatori della cultura a prendere in considerazione il Teatro di Calambrone come sede di proprie iniziative, soprattutto nella stagione estiva. Dall’annuncio a oggi ancora una volta non sono però seguiti fatti".
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