Attualità mercoledì 29 gennaio 2025 ore 09:30
Un volume sulla tragedia di Marcinelle

Al circolo “Il Castellare” di San Giovanni alla Vena la presentazione di “Per un sacco di carbone” con l’autrice e il presidente nazionale delle Acli
VICOPISANO — Tante storie, sacrifici e sofferenze. Su tutte quella della tragedia della malattia dei minatori, la silicosi, che ha costretto molti a smettere di lavorare con i polmoni neri, ormai invasi dal carbone, che li ha portati alla morte. C’è più di una chiave di lettura in “Per un sacco di carbone”, il volume dedicato alla tragedia di Marcinelle dell’8 agosto 1956, l’incidente nella miniera belga di Bois du Cazier, costato la vita a 262 persone, 136 dei quali italiani.
Un’altra l’ha offerta l’autrice Maria Luisa Franciosi, giornalista, già corrispondente dell’Ansa da Londra e Bruxelles, qualche giorno fa al circolo Il Castellare” di San Giovanni alla Vena, che ha ospitato la presentazione di questo volume, uscito una prima volta 1996, e riedito quest’anno, in una versione arricchita e ampliata per le edizioni San Paolo e grazie al contributo delle Acli.
“Questa rilettura dell’immagine della migrazione non tanto sulle comunità di destinazione ma nel nostro Paese – ha spiegato il presidente nazionale delle Acli nazionali Emiliano Manfredonia - è uno dei motivi per i quali abbiamo deciso di dare nuova vita a questo testo. Ancora oggi, purtroppo, non c’è sufficiente consapevolezza rispetto alla storia della emigrazione italiana".
Tante le domande che hanno anche animato il confronto fra i molti presenti. Oltre a Manfredonia e Franciosi, sono intervenuti anche il presidente provinciale dell’Anpi Bruno Possenti, il sindaco di Vicopisano Matteo Ferrucci e Matteo Bracciali, referente nazionale delle Acli all’estero. Con loro anche Umberto Del Guasta, figlio di Enrico, il minatore e partigiano cascinese, fra le vittime della tragedia di Marcinelle.
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