Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 12:39 METEO:PISA13°20°  QuiNews.net
Qui News pisa, Cronaca, Sport, Notizie Locali pisa
venerdì 25 aprile 2025
Tutti i titoli:
corriere tv
In un video il momento dell'esplosione di un'auto vicino a Mosca. I media: «Morto un generale russo»
In un video il momento dell'esplosione di un'auto vicino a Mosca. I media: «Morto un generale russo»

Attualità martedì 25 marzo 2025 ore 14:30

Accampamento neolitico in Oman, scoperta pisana

Un team dell’Università di Pisa ha individuato un raro accampamento risalente al 3600 a.C. tra le montagne dell’Al-Hajar, nell’ambito di uno scavo internazionale



PISA — Un frammento di preistoria riemerge dal deserto dell’Oman grazie al lavoro dell’Università di Pisa. Nel cuore delle montagne dell’Al-Hajar, a pochi chilometri dalla città di Rustaq, gli archeologi impegnati nel progetto internazionale PrehistOman hanno portato alla luce i resti di un accampamento neolitico risalente a circa 5600 anni fa. La scoperta è avvenuta nell’area di Hayy Al-Sarh, all’interno di una campagna di scavi avviata nel 2024, diretta da Niccolò Mazzucco in collaborazione con i colleghi Khaled Douglas e Nasser Al-Jahwari della Sultan Qaboos University.

Lo scavo, approvato dal Ministero del Patrimonio e del Turismo dell’Oman e sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri italiano, si è concentrato su un’area interna finora poco indagata dalla ricerca archeologica, da sempre più focalizzata sulle zone costiere. In una porzione di circa 60 metri quadrati, il team ha rinvenuto uno strato ben conservato contenente una capanna pseudo-circolare, probabilmente costruita con strutture in legno e rivestita di frasche. Attorno a questa abitazione sono emerse aree di combustione, punti fuoco e una zona dedicata alla lavorazione della pietra, con manufatti tra cui spiccano punte di freccia finemente lavorate.

Il valore della scoperta è reso ancora più rilevante dalla sua eccezionalità: nel contesto omanita, la maggior parte delle tracce preistoriche affiora in superficie, spesso in condizioni frammentarie. Qui, invece, la stratigrafia ha restituito un contesto intatto, offrendo una base solida per analisi bioarcheologiche e paleoambientali. Le datazioni al radiocarbonio hanno collocato il sito tra il 3600 e il 3400 a.C., confermandone l’appartenenza alla fine del Neolitico.

Grazie anche agli studi sul polline e sulla morfologia del terreno, si ipotizza che l’accampamento sorgesse vicino a una zona umida stagionale, luogo ideale per una sosta prolungata. Le materie prime rinvenute e gli ornamenti in conchiglia suggeriscono inoltre che i gruppi umani che lo abitavano percorrevano distanze considerevoli, forse superiori ai 150 chilometri, muovendosi tra la costa del Golfo e l’entroterra montuoso. Le prossime fasi della missione si concentreranno sull’ampliamento dell’area di scavo, con l’obiettivo di individuare altre strutture e comprendere l’estensione completa dell’insediamento.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Si torna in campo a Brescia. Il tecnico nerazzurro anticipa qualche scelta, "Al suo posto ci sarà Meister. Potrei cambiare qualcosa a centrocampo"
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Federica Giusti

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Attualità

Pisa Sporting Club

Attualità