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Attualità venerdì 25 aprile 2025 ore 16:00

In 500 alla cerimonia del 25 aprile a Cascina

Il sindaco Betti, “La memoria non è di parte. È il fondamento della nostra democrazia, oggi più che mai da difendere e comprendere”



CASCINA — Circa 500 persone hanno preso parte alle celebrazioni del 25 Aprile a Cascina. A guidare la manifestazione è stato il sindaco Michelangelo Betti, giunto al suo quinto discorso per la Festa della Liberazione.

“Ogni celebrazione è stata diversa – ha detto il primo cittadino –. Quest’anno il contesto è segnato dal lutto per la morte di Papa Francesco, ma anche da un quadro internazionale sempre più instabile, dove crescono le disuguaglianze e le guerre tornano a occupare il centro del dibattito”.

Betti ha parlato del legame tra passato e presente, sottolineando come il 25 Aprile debba essere un’occasione per leggere anche l’attualità. “Il modello nato dopo la guerra è in crisi. Crescono i leader soli al comando, cala la fiducia nelle istituzioni democratiche, la partecipazione politica si riduce”.

Nel suo intervento ha anche ricordato i caduti cascinesi prima e durante la guerra, tra cui Comasco Comaschi e Archimede Bartoli, e il percorso di memoria portato avanti dal Comune, “Non abbiamo mai considerato la memoria un’attività secondaria. Anche quest’anno, con i Martedì della Liberazione, abbiamo raccontato la dittatura, il fascismo e la guerra nel nostro territorio”.

Tornato dopo dieci anni anche il corteo della memoria, dedicato a tre partigiani locali: Casarosa, Genovesi e Vagelli. “Il 25 Aprile è divisivo solo per chi si richiama al fascismo – ha detto Betti –. Per tutti gli altri è la festa della libertà. È il giorno che ha avviato il percorso democratico del Paese”.

Il sindaco ha concluso l’intervento chiedendo più partecipazione: “Non servono richiami ufficiali su come festeggiare. Serve invece presenza. Perché la Liberazione è la festa di tutti. Viva il 25 Aprile, viva la Repubblica Italiana”.


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