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Politica sabato 22 marzo 2025 ore 16:30
Tar boccia accordo bus-aeroporto

Il Comune di Pisa dovrà rivedere l’intesa del 2019 con Toscana Aeroporti, “Monopolio immotivato, nessuna trasparenza”
PISA — Il Tar della Toscana ha annullato l’accordo siglato nel 2019 tra il Comune di Pisa e Toscana Aeroporti che limitava l’accesso degli autobus privati alla zona aeroportuale, aprendo di fatto il servizio a un solo operatore: la Caronna Tour. Una decisione che impone adesso all’amministrazione comunale la “ridefinizione integrale” della disciplina della circolazione in quell’area.
Secondo la sentenza, l’intesa ha generato “un monopolio automatico e immotivato”, con una procedura che avrebbe dovuto essere “concorrenziale e trasparente”, come sottolinea il Tar. La vicenda, già oggetto di critiche fin dall’inizio da parte del gruppo consiliare Diritti in Comune, è strettamente connessa anche alla concorrenza esercitata dai bus privati nei confronti del People Mover, il collegamento rapido tra aeroporto e stazione centrale.
Ciccio Auletta, consigliere di Diritti in Comune, ha accusato la Giunta Conti di “aver tenuto nascosta” una sentenza importante, risalente addirittura ad Aprile 2024, e resa pubblica solo in questi giorni in occasione di una delibera sui debiti fuori bilancio. “È inammissibile che si sia trattata come una questione privata tra il sindaco Conti e Toscana Aeroporti”, ha affermato Auletta, che chiede ora chiarimenti in Consiglio comunale e la convocazione urgente della Prima commissione di controllo e garanzia.
Nel merito, il Tar ha smontato anche le motivazioni ufficiali con cui il Comune aveva giustificato l’accordo, ovvero la riduzione del traffico e dell’inquinamento ambientale nei quartieri di San Marco e San Giusto. “Motivazioni che – si legge nella sentenza – non erano i reali criteri alla base della decisione”.
Auletta ha annunciato battaglia in Consiglio, “Vogliamo sapere se il Comune intenda procedere a una gara pubblica o se, ancora una volta, prevarranno logiche opache e favorevoli a pochi soggetti privati, a scapito della trasparenza e dell’interesse dei cittadini”.
Michele Bufalino
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