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Politica venerdì 11 aprile 2014 ore 12:27
Psi, il Congresso per lanciare i compagni alle amministrative

A 90 anni dall'assassinio di Matteotti e a un mese dal voto di maggio, i Socialisti pisani riflettono su Italia ed Europa e rinnovano la dirigenza
SAN GIULIANO TERME — Lo aveva detto che non sarebbe stato alle regole dettate da altri. Così, a una manciata di giorni dalla chiusura delle liste elettorali e a poche ore dal congresso provinciale dei socialisti pisani (oggi dalle 17 a San Giuliano), il Psi rinnova il suo sostegno alle candidate, ai candidati e alle liste che vedono impegnati socialisti e riformisti in ogni comune della provincia.
In quelli dove hanno trovato l'accordo con le coalizioni di Sinistra (come a San Giuliano Terme, Ponsacco e Pontedera) come in quelli dove, invece, hanno preferito correre da soli.
Convinto
che “i compagni socialisti nei territori continueranno in sosta con
coerenza la loro azione di costruzione responsabile delle liste senza
subire condizionamenti e intimidazioni da parte di nessuna forza
politica”, il Psi provinciale e regionale conferma e sostiene i
suoi uomini e le sue donne.
Dopo gli appelli, questo partito forse
piccolo nei numeri ma certo grande nella storia è riuscito a
sentirsi protagonista “in tutti i comuni della nostra provincia –
spiega Eros Carloppi - di liste aggreganti le forze politiche,
sociali e civiche che si sono riconosciute nei programmi riformisti
che privilegiano il buon governo nel territorio garantendo bilanci
equilibrati che permettono le opportune politiche sociali per
fronteggiare nei limiti e nelle possibilità delle amministrazioni
locali la grave crisi economica e occupazionale. A partire da
sviluppo equilibrato per l’occupazione ed eliminazione di inutili
spese clientelari”.
Questi principi e questo sostegno saranno
alla base del congresso provinciale con il quale i Socialisti
celebrano i 90 anni dall’assassinio di Giacomo Matteotti, leader
dei socialisti democratici e liberali che si oppose al Fascismo di
Mussolini.
“Il congresso ha come obiettivo – prosegue Carloppi - quello di rinnovare il gruppo dirigente garantendo equilibrio fra nuove generazioni e compagni esperti, la storia la nostra storia di buon governo e di radicamento popolare siamo noi e nessuno si deve sentire escluso. I socialisti figli del risorgimento di Mazzini e Garibaldi vedono nell’autonomie locali la rete necessaria per tenere unita in una Europa solidale l’Italia, contro le avventure sfasciste e secessioniste dei nuovi populismi che facendo leva sull’egoismo sociale rischiano di farci portare, di corsa, verso il baratro di guerre civili. Anche per questo i socialisti sono con la lista unita del Pse”.
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