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Attualità sabato 29 marzo 2025 ore 07:00
Alla prof Nuti intitolato il percorso pedonale

Alla genetista e botanica, ex direttrice del Cnr, è stata dedicata la pista nell'area verde lungo le mura, tra Largo San Zeno e via Vittorio Veneto.
PISA — “Abbiamo voluto intitolare uno spazio pubblico per onorare Vittoria Ronchi Nuti, una delle prime donne che qui a Pisa ha ricoperto importanti incarichi all’interno del mondo universitario e della ricerca". Così il sindaco Michele Conti commenta l'intitolazione del percorso pedonale, all’interno dell’area verde intitolata a Barbara Capovani, lungo le mura tra Largo San Zeno e via Vittorio Veneto.
"Una scienziata che ha contribuito - ha aggiunto - va raggiungere scoperte importanti nei suoi studi di genetica in campo agrario e botanico, con forte dedizione all’attività di ricerca e impegno nel sostenere il contributo delle donne nella ricerca scientifica”.
Nata a Treviso nel 1928, Vittoria Ronchi ha conseguito la laurea in Scienze agrarie presso l’Università di Pisa nel 1953. E' stata direttore anche del laboratorio di Mutagenesi e Differenziamento del Cnr di Pisa.
“Con questa iniziativa – ha aggiunto l'assessore Gabriella Porcaro – e altre che seguiranno, vogliamo onorare le donne che, con ingegno e passione, hanno aperto nuove strade, lasciando un'eredità preziosa alla nostra comunità. In particolare, con l'intitolazione a donne che si sono distinte nelle Stem, vogliamo rendere omaggio al loro talento e alla loro dedizione, spesso poco riconosciuti. Vittoria Ronchi è stata una scienziata di rilievo e una figura attiva nel sociale, nella sua attività di sostegno alle giovani studiose, senza mai rinunciare al suo ruolo di madre di cinque figli".
All’attività nel campo della genetica Vittoriala professoressa ha affiancato l’impegno femminile come vicepresidente del Soroptimist Club e nell’Associazione Cattolica Italiana. Si è occupata di ragazze in difficoltà e apre la sua casa per sostenerle nello studio. Per questo suo impegno è stata insignita nel 1978 della medaglia Ceres dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura). I suoi studi sulla genetica, ancora oggi preziosi e attuali, l’hanno condotta fino in Malesia, dove è stata chiamata a collaborare per risolvere il problema della sterilità della palma da olio. E' scomparsa a Pisa nel 2014.
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