Politica venerdì 10 settembre 2021 ore 08:10
"Piano rumore, aeroporto ancora inadempiente"
Diritti in Comune ricorda che Toscana Aeroporti non ha ancora completato l'iter per dotarsi del "Piano di risanamento acustico", richiesto per legge
PISA — "Toscana Aeroporti non ha ancora un Piano di risanamento acustico - ricordano da Diritti in Comune (Una città in comune, Rifondazione Comunista, Pisa Possibile) , che però è un obbligo di legge. La società è talmente inadempiente da aver già accumulato su questo anni di ritardo. E non è ancora dato di sapere quando si deciderà mettersi in linea con le norme".
Sul tema dell'inquinamento acustico legato all'aeroporto Galilei Diritti in Comune ha presentato una interpellanza in consiglio comunale, a rispondere è stato l'assessore all'ambiente Filippo Bedini. Il quale ha informato che è da un anno e mezzo circa che Toscana Aeroporti deve fornire al Ministero della transizione ecologica le integrazioni richieste rispetto ad una bozza inviata nel 2019 e dell'iter non si è più saputo nulla.
"Dai rilievi effettuati - hanno commentato da Diritti in Comune -, è risaputo che i decolli verso la città che non rispettano le norme sull’altezza minima da tenere in fase di decollo sono la stragrande maggioranza: in questi casi le compagnie aeree dovrebbero subire delle sanzioni, ma a questo fine i dati dovrebbero essere certificati da Toscana Aeroporti, mentre non lo sono. Anche in questo caso, quindi, c'è inadempienza delle norme".
I quartieri di Pisa sui quali gravano maggiormente i decolli verso Nord sono quelli di San Marco, Porta Fiorentina, Le Piagge e Cisanello. Cui va aggiunta la frazione di Ghezzano, nel Comune di San Giuliano Terme. Il rumore è in alcuni casi assordante e non sempre si tratta di voli di linea: a decollare verso la città e piuttosto bassi sono spesso e volentieri gli aerei militari a elica della 46a Brigata Aerea e i jet privati, piuttosto numerosi in questa estate. Il Piano anti rumore, che tarda ad arrivare, dovrebbe prevedere linee di decollo e di atterraggio più alte e distanti dalla città.
Per Diritti in Comune "le proteste e le iniziative dei cittadini e delle cittadine sono sacrosante, perché si ripetono violazioni che aumentano le criticità e i disagi di chi vive nei quartieri più soggetti al rumore".
"Da anni - hanno aggiunto - ci battiamo al loro fianco per far emergere i dati e le responsabilità dei diversi soggetti in gioco e per spingere verso l'individuazione di soluzioni concrete. Soluzioni che non possono che passare anche dal coinvolgimento e dalla partecipazione della cittadinanza, in particolare di quella che potenzialmente subisce gli impatti negativi del rumore. Il comportamento dilatorio, inadempiente, non trasparente da parte di Toscana Aeroporti è quindi semplicemente inaccettabile, perché favorisce gli interessi delle compagnie aeree contro il diritto alla salute della cittadinanza. Allo stesso tempo, i soci pubblici e in testa il Comune, la Provincia e la Regione, non possono più tenere una posizione di subordinazione rispetto a Corporacion America, proprietaria degli aeroporti toscani. Viceversa, devono mettere al primo posto la tutela della salute delle cittadine e dei cittadini agendo con decisione, impegno e continuità perché possano essere utilizzati finalmente gli strumenti anche sanzionatori nei confronti delle compagnie aeree che non rispettano le regole".
"Ormai - hanno concluso dal gruppo di opposizione - sappiamo che è possibile farlo senza danneggiare il funzionamento dello scalo e l'importante servizio di collegamento della nostra città col mondo. Si tratta di una scelta politica: per noi il bene collettivo (in questo caso la salute pubblica) viene prima dei profitti delle compagnie aeree. l livello di rumore che il nostro aeroporto causava fino alla pandemia non è un problema inevitabile da subire ancora nella fase post-Covid pur di avere uno scalo cittadino che funziona a pieno ritmo. E' invece il frutto di scelte che hanno l'unico obiettivo di aumentare i profitti di Toscana Aeroporti e delle compagnie aeree".
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