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martedì 19 marzo 2024

PENSIERI DELLA DOMENICA — il Blog di Libero Venturi

Libero Venturi

Libero Venturi è un pensionato del pubblico impiego, con trascorsi istituzionali, che non ha trovato niente di meglio che mettersi a scrivere anche lui, infoltendo la fitta schiera degli scrittori -o sedicenti tali- a scapito di quella, sparuta, dei lettori. Toscano, valderopiteco e pontederese, cerca in qualche modo, anche se inutilmente, di ingannare il cazzo di tempo che sembra non passare mai, ma alla fine manca, nonché la vita, gli altri e, in fondo, anche se stesso.

DIZIONARIO MINIMO: ​Sogni, bisogni e oroscopi

di Libero Venturi - domenica 05 novembre 2017 ore 08:00

Sogno. Mi sveglio a metà notte. Natura premit. Sogni e bisogni. Così il sogno me lo ricordo. Al solito una grande casa dove si sta in molti. Di nascosto. Il soffitto è malandato e si dorme sotto una coperta rossa, costellata di calcinacci. Poi c’è una stanza relax, relax per modo di dire, dove c’è molta gente. Un gruppo di operai in tuta blu. È un sogno in technicolor. Parlano fra loro, gli operai. Alcune tute sono sporche di grasso. Sono tute di lavoro. Oggi, quando si parla di tute, si pensa più che altro allo sport. Anche mio zio Arturo è in tuta e pure Cesare, un amico di famiglia. Care memorie. Lo zio mi ringrazia e mi chiede quanto avevo speso l’altro giorno che avevo voluto pagare io per tutti. La cena o il pranzo, non ricordo. Non rispondo, sorrido. Come a dire, niente, che vuoi che sia. E mi rammento di un sogno precedente in cui c’erano anche loro, Arturo e Cesare. A conferma che i sogni, di cui poco ricordo o nulla ricorderei se non fosse per un effetto collaterale della prostata, mi vengono seriali. A puntate. A cazzotti, direi. Come gli sceneggiati o scemeggiati, in tivvù. Sono cupi e gonfi di ansia, i sogni. Forse non andrebbero interrotti per essere ricordati. Ma d’altra parte la mente non invecchia, a differenza della prostata. E anche la mente, te la raccomando. Bisognerebbe lasciarli andare, i sogni. Lo zio e l’amico di famiglia sono andati da tempo. A popolare notti e ricordi. Lo spirito dei morti sopravvive nella memoria dei vivi. E anche di operai in tuta blu alla Piaggio e dintorni ce n’è rimasti pochi. Resisteremo un minuto più di Piaggio!E i sogni dove vanno a finire, i sogni? Cosa vogliono dirci? Forse che devo pulire la casa, passare il cencio, fare i vetri. Controllare il solaio. Portare il piumino in lavanderia. Iscrivermi ad articolo 1 - MDP: mah! Forse passare dal camposanto, dai miei, per un silenzioso saluto. Oppure giocarmi i numeri al lotto.

L’oroscopo alla radio stamattina dice che i nati sotto il segno del toro saranno stressati da impegni e appuntamenti. Devo prendere le pasticche, andare dal dentista per la registrazione della protesi, portare una giacca in lavanderia, passare il cencio. E il gatto mi mordicchia perché vuol giocare. Mi dispiace, gatto, non posso, hai sentito l’oroscopo? Troppi impegni e appuntamenti, troppo stress. Non ce la posso fare. E se non passassi il cencio? Ma poi capace mi sogno di nuovo una casa scura. E sporca come la coscienza se rimorde. Meglio passarlo, il cencio. In terra. Ma è tutta colpa del cielo. Fanculo gli oroscopi. Previsioni d’accatto fatte da bischeri in favore di altri bischeri. Per dire tutto e il contrario di tutto, cioè niente. Che veniamo dalle stelle può darsi. Ma aveva ragione Margherita Hack: l’astronomia è una scienza, l’astrologia è per i bischeri. Appunto. L’ho sempre saputo anch’io, senza avere studiato. Nato sotto una buona stella; non mi pare! Il guaio è che si ascoltano, gli oroscopi, e poi ti rimane un che addosso, un’inquietudine, quel “non si sa mai” che ti uggia per tutto il giorno. Anche se non ci pensi. Perché invece, senza pensarci, ci pensi eccome. E rivaffanculo, un’altra volta. Accidenti a voi e a tutti i figli delle stelle, che poi saremmo noi. Anche l’oro dice viene da lì, dalla collisione di astri che hanno fuso materia incandescente spargendola random, che vuol dire a cazzo, per tutto l’Universo. Ferro, calcio, minerali vari e anche oro. Ora si sa. Però che ci influenzino le costellazioni e ci tirino avanti e indietro come fa la luna con le maree e, dice Luciano, un altro mio zio, con i funghi pioppini, mi pare più difficile. Sogni, bisogni, oroscopi, astri, parenti e conoscenti, tutto gira intorno a noi. E noi con loro. Giriamo intorno, nello spazio-tempo della vita e del cosmo, oscillando con le onde gravitazionali. Insomma, è tutto un grandissimo giramento di coglioni, che in fondo non sono che sfere. Oppure è poesia.

Libero Venturi

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Pontedera, 5 Novembre 2017

“Lo spirito dei morti sopravvive nella memoria dei vivi” è la frase finale del film “Mission” di Roland Joffé. “Resisteremo un minuto più di Piaggio” era uno slogan delle lotte sindacali degli anni ‘60. 

Libero Venturi

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